sabato 18 giugno 2016

Quel momento in cui tre frecce hanno trafitto il dieci...

Alle volte lo maledico. 
Spesso non è con me, quando serve. 
Il cellulare...
Trovo in 'lui' un alleato, quando si tratta però di immortalare un momento. 
Anche se ieri sera non ce l'avevo in tasca e l'intenzione iniziale era di lasciarlo abbandonato dentro la borsa per tutto il tempo dell'allenamento. 
Ho ripercorso i 18 metri all'indietro e sono andata a prenderlo.
Amo immortalare le "prime volte". 
Nella mente lo faccio sempre, con le parole. Istintivamente. Trasformo le mie "prime volte" in piccole, brevi storie; che riesco meglio a ricordare. 
Il cellulare moderno mi consente di scattare fotografie e di giocare con i colori. Perché no? 
Ne farò comunque un album di ricordi, da poter sfogliare a distanza di tempo. E, a distanza di tempo, mi ricorderò di un venerdì diverso dal solito. 
Di un venerdì 17 in cui l'Italia disputava la seconda partita agli Europei. 
Di un venerdì 17 in cui, a diciassette minuti dalle 17, il numero 17 della Nazionale ha segnato il gol della vittoria. 
Mi ricorderò di un venerdì 17 in cui il tempo ha potuto concedersi il lusso di scorrere lento e ricorderò di quel momento in cui, sul cominciare profondo della sera, per la primissima volta... tre frecce hanno trafitto il dieci!!! 


Il primo 30, cui forse ne seguiranno altri. 
Cui spero ne seguiranno altri. 
Con la consapevolezza che nessuno avrà, però, lo stesso sapore del primo!   

domenica 5 giugno 2016

Tutto il futuro del mondo: BlogIntervista a Laura Bonelli

Il tempo che scorre veloce. Progetti in corso che, un po' anche per il timore di dover scrivere l'ultimo punto e doverli 'lasciare', procedono più lentamente di quanto vorrei.
BlogInterviste e "Tutto il futuro del mondo"... che ne dite di riprendere da dove eravamo rimasti? :-D
Dopo il post dedicato a... Rosario Amenta e quello scritto per presentarvi Paola Cavallari (un click sui nomi per le loro BlogInterviste, se vorrete rinfrescarvi la memoria!) eccomi a parlarvi di un'altra co-autrice del libro... 



E' la volta di Laura Bonelli e del suo: 
La teoria della Matrioska

Consigli che daresti a esordienti?

Non è semplice dare consigli, mai, in nessuna situazione.... posso solo dire quello che è successo a me. Scrivo perché ho un sincero amore per questo genere di espressione, perché mi obbliga a riflettere, a pensare e ad imparare da me stessa e dalle storie che gli altri mi comunicano. La pubblicazione di un proprio scritto è senz'altro importante, ma è più importante la maturazione personale che questa espressione obbliga a fare, proprio perché certe esperienza interiori, certi sentimenti e certi pensieri possono essere tradotti in scrittura solo quando vengono “lavorati” internamente.
      
Libri d’altri… le tue letture preferite?
      
Ho, da molto tempo,una passione per il modo di scrivere di Gianni Biondillo.  Trovo che  sia davvero interessante e stimolante. Mi piace la scrittura teatrale, con una particolare propensione per autori come Samuel Beckett ed Eugene Ionesco e amo molto le sperimentazioni. Segnalo due libri, in questo senso, cioè “Prima del calcio di rigore” dello scrittore austriaco Peter Handke, scritto nel 1970 e un romanzo breve “La mia dea” del regista Giacomo Faenza, pubblicato qualche anno fa.


Quando hai capito che saresti diventato uno scrittore, o che avresti comunque amato scrivere e come è nata l’idea della storia presente in Tutto il futuro del mondo?

In terza elementare, avrei voluto diventare una tassista e scrivere.
Non ho mai guidato un taxi.
Il progetto “Tutto il futuro del mondo” proposto da Arpanet Edizioni mi è piaciuto tantissimo e ho voluto inviare il racconto che, con mio grande piacere, è stato selezionato per far parte dell'antologia. “La teoria della matrioska” è un poliziesco, e per scriverlo ho chiesto la consulenza di un esperto del Nucleo Operativo di Parma, che opera di fianco ai R.I.S.
Ho passato un paio d'ore nel suo ufficio e l'ho tempestato di domande sulla reale modalità di lavoro della polizia. Prima di inviare il racconto gliel'ho fatto leggere e ho avuto il suo, divertito, benestare.

Il commento più bello che hai ricevuto da un lettore?

L'ho avuto da una lettrice spagnola, che mi ha detto che c'è bisogno che  la visione della vita di cui scrivo, venga raccontata.

Il prossimo libro-racconto che scriverai parlerà di...?

Forse di mondi paralleli o forse di api... staremo a vedere!

Alla prossima! 
Buone letture!!! :-D