sabato 6 agosto 2016

L'amore, quando basta!

Giulia addormentata sul divano. Federico la svegliò stringendola a sé. Forte. L'abbracciò, come se quell’abbraccio fosse tutto ciò di cui aveva bisogno per ricaricare le pile dopo una lunga giornata di lavoro. “Esci con me”, le sussurrò a un orecchio facendole solletico con il respiro. Era il suo modo speciale per chiederle di concedersi qualche attimo insieme sul prato fuori casa, prima di andare a dormire. Il suo modo speciale per dirle che, se anche per tutto il giorno non erano potuti stare insieme, avrebbero potuto comunque rimediare. “Le stelle sono così belle stasera, sarebbe un peccato perdersele”. Federico sorrise e a Giulia bastò l’immagine di quelle labbra perfette e incurvate all’insù per scacciare via il fantasma del sonno. “È ancora un po’ presto per i desideri, però”. Gli baciò il collo, mentre con la mano cercò la sua per poter intrecciare le dita. “Cosa vorresti chiedere a una stella cadente?”. Federico era sicuro di conoscere il desiderio più grande di Giulia, ma lo domandò comunque. Era altrettanto certo che non glielo avrebbe rivelato, ma si finse comunque un po’ imbronciato quanto lei gli rispose: “Non posso dirtelo, altrimenti non si avvera”. Oltrepassarono il portone e raggiunsero il prato senza curarsi nemmeno di prendere una coperta. “Sarà ancora un po’ presto per le stelle cadenti, ma… è il momento perfetto per lasciare cadere a terra i vestiti. Che ne dici?”. La sveglia avrebbe suonato di nuovo tra meno di sei ore, ma non importava. Giulia cercò le labbra di Federico per catturarle in un bacio lunghissimo. Quello era il suo modo preferito di ricaricare le pile.

Nessun commento:

Posta un commento