giovedì 23 febbraio 2012

...Che libro!

Eccomi di nuovo...
Un Post, stavolta, dedicato alla scrittura... di altri!
Un modo come un altro, per consigliare una lettura che io ho trovato semplicemente meravigliosa.
IL GIORNO IN PIU' di Fabio Volo è stato il mio "esordio", per quanto riguarda questo autore.
Devo ammettere di essere entrata in libreria per tutt'altro e di aver aggiunto il libro ai miei acquisti con una buona dose di scetticismo.
Non so voi, ma... ultimamente diffido sempre molto dei volumi legati a film.
Così, ho traccheggiato per un pò prima di decidere... e ho speso più del consueto nello "spizzicare" in qua e in là per le pagine.
Tornata a casa, ho cominciato subito a leggerlo. Ed è stata subito... dipendenza.
Per arrivare dalla prima all'ultima pagina ho veramente speso ogni mio minuto libero e, proprio domenica, sono finalmente arrivata all'ultimo punto.
Bello... Bello... Bello!
Talmente tanto, da farmi salire le lacrime agli occhi...
Talmente tanto, da accendere nel Cuore il desiderio forte di un amore del genere...
Talmente tanto, che adesso non vedo l'ora di vedere il film (che avevo evitato, al cinema, in attesa di decidere se leggere il libro, o meno!)...
Talmente tanto, che adesso non vedo l'ora che arrivi sabato... per andare in libreria ed... acquistare un nuovo libro di Volo!
Vi saprò dire...
Per il momento, vi saluto... augurandovi buona serata!
A presto.

domenica 12 febbraio 2012

...Buon San Valentino!

In questi giorni, vista la data imminente, non si fa che parlare d'Amore. E' vero... quando si ama, si ama tutto l'anno. Ma, ci sono momenti che vale comunque la pena rendere speciali... un breve racconto!


Martedì mattina. Spengo la sveglia, pronta a suonare alle sette, prima che svegli Riccardo accanto a me.

Accoccolata sotto alle coperte, pesanti e calde, rimango a guardarlo per un po’; prima di appoggiare i piedi sul pavimento freddo e sgattaiolare via di lì.

Scendo piano in cucina e mi affaccio alla finestra giusto un attimo. Giusto il tempo di vedere che la neve, che nei giorni passati non ha fatto che cadere, è ancora tutta lì.

I rami delle piante, bianchi solo a tratti, ondeggiano ad ogni soffio del vento.

Ignorando il brivido lungo la schiena, allora, mi accosto ai fornelli e comincio ad armeggiare con la caffettiera.

È più forte di me. Nonostante l’acquisto di una nuova macchinetta per il caffè poco prima di Natale, proprio non riesco a fare a meno di quella piccola attività quotidiana.

Doso con cura acqua e polvere, prima di sistemare tutto sopra alla fiamma. Pochi minuti e il caffè sarà pronto da servire.

Negli altri giorni trascorro quel piccolo, quasi insignificante lasso di tempo, sfogliando rapidamente le pagine di una rivista o concedendomi un rapido zapping alla televisione. Ma, quel martedì è un giorno speciale e – invece di sedermi di fronte a lunghe serie di parole d’inchiostro – mi do da fare per preparare due fette di pane con burro e marmellata di more e per spremere le arance necessarie per due bicchieri di succo.

Sto già tagliando a metà la seconda arancia, quando la voce di Riccardo – ancora impastata di sonno – mi chiama dalla camera.

Avrei preferito raggiungerlo insieme alla colazione pronta, ma… c’era ancora il caffè da aspettare.

“Buongiorno, Amore!”.

Sorrido. E, al suo sorriso di risposta, per l’ennesima volta mi stupisco della reazione dentro al mio stomaco.

Un lungo attimo dentro ai suoi occhi, prima di avvicinarmi per un intenso, dolcissimo bacio.

Vorrei rimanere lì, con lui, per il resto della giornata. Ma, gli impegni di lavoro sono quel genere di impegno a cui non si può dire di no.

Un nuovo bacio, prima che il borbottio della caffettiera arrivi a disturbarci.

“Buon San Valentino!”.

Lo lascio alzarsi ed andare in bagno. Io, torno a prendere le due tazzine e tutto il resto.

mercoledì 1 febbraio 2012

Il regalo della neve

Stamattina, sveglia alle cinque e mezza. Mi affaccio alla finestra, già sapendo che troverò tutto coperto di bianco. Appunto!
Il massimo sarebbe poter ignorare gli obblighi, stringersi nel pigiamone, accoccolarsi sotto alle coperte pesanti e continuare a dormire.
Invece, tutto ciò che ignoro è il richiamo del letto, abbandono gli indumenti da notte per stringermi in quelli - freddi - da lavoro e scendo al piano di sotto per la colazione.
Spero almeno che, aprendo il portone, una folata di vento gelido non si infiltri a rubarmi il berretto di lana sopra alla testa.
Ma, anche sperare che la temperatura non sia "da urlo", è qualcosa che sembra troppo esagerato.
Bastano pochi passi fuori casa, per ritrovarmi subito con le guance rosse, rosse, rosse e la punta del naso fredda, fredda, fredda.
Saluto i miei cagnoloni e mi avvio a piedi in fondo alla strada, perché arrivare con la macchina dappertutto - dove vivo - è praticamente impossibile, in caso di neve.
Arrivo sul posto di lavoro (non sono io a guidare... proprio, negata in un caso del genere di maltempo!) con un leggero ritardo, ma... sembra condizione piuttosto comune, per questo... nessun imbarazzo.
Quindi... massima attenzione perché il freddo non mi annienti del tutto, e via!
Lavoriamo fino all'ora di pranzo, poi... tutti a casa, il rischio di rimanere bloccati per strada è davvero, davvero, davvero troppo alto.
Già immagino di spaparanzarmi sul divano, plaid di pile addosso, dvd nel lettore e tazza di tè fumante alla mano.
Invece...
Invece, cambio le pile alla macchinetta fotografica (esaurite, come me!) ed esco per una passeggiata sulla neve insieme a Mat (mentre continua a nevicare...).
E' proprio vero... quando nevica, tutto intorno tace.
Ci divertiamo tantissimo a scorrazzare tra le piante dell'oliveto e... a scattare, scattare, scattare.




Quando rientro in casa, il tempo che rimane è comunque sufficiente per un bel film. Ed è finalmente riposo!
A presto!!!